Cena di Solidarietà
“Il Sorriso di Lollo”
La cena di questa sera è offerta dall’amico Antonio Guida, chef del Mandarin Oriental di Milano e dal suo staff a favore delle attività del Centro Diurno Adolescenti “Il Sorriso di Lollo”.
Una cena diventata ormai “tradizione”, un luogo colmo di affetto e uno spazio dove raccontare la vita del nostro Centro.
Non c’è immagine più vera per descriverlo di quella del sorriso dei nostri ragazzi quando raggiungono un risultato inatteso.
Il sorriso di Ruslan, di Alessandro, di Luigi, di Daiana, di Alex e di Vera dopo aver letto il proprio nome nell’elenco dei ragazzi promossi, la contentezza dei volontari, adulti e giovani, che regalano il proprio tempo per insegnare loro a studiare e a riprendere familiarità con il mondo della scuola.
Come dimenticare il sorriso di tutti alla prima trasmissione della Web Radio iSemprevivi e il sorriso di Franco, fonico di Radio DJ e di Filippo, un giovane dell’oratorio, suo braccio destro. E Il sorriso di Andrea e di Gianluca divenuti ormai speakers disinvolti.
Impossibile non ricordare il sorriso incredulo di mamma e papà, quando Guido, maestro della Scuola Orafa Ambrosiana, che gestisce il nostro laboratorio di oreficeria, ha comunicato loro l’intenzione di offrire una borsa studio al figlio Luigi, il più promettente ad imparare questo mestiere.
E cosa dire del sorriso di Belen e di Adamarie assunte dall’azienda BKolor che da tre anni propone un laboratorio di cosmetica con i loro tecnici pazienti e sorridenti.
Non posso non menzionare il sorriso di Stefano, di Mattia, di Alessandro, di Edoardo che insieme a tanti altri hanno avuto il coraggio di esprimere le loro emozioni salendo su un palco di un teatro affollato. E la gioia di Corrado, regista e attore, loro maestro e di Chiara e di Roberta che insegnano l’arte della giocoleria e della danza.
E in ultimo il sorriso di Marco, di Francesca di Jyoti e di Francesco, educatori instancabili, che con passione seguono i nostri ragazzi, non solo nell’allegria, ma anche nel pianto e, poi, il sorriso di Simona, la direttrice, che esprime tenerezza, ma anche fermezza nell’arduo compito di tenere tutto insieme.
Questo è il nostro Centro; in tre anni abbiamo sentito il bisogno di ampliarlo, due appartamenti adiacenti sono stati unificati, per dare spazio ai nuovi laboratori e garantire aule idonee allo studio e alle terapie.
È stato intrapreso l’esigente iter per l’Accreditamento con La Regione Lombardia raggiunto nello scorso dicembre (anche per il Centro Diurno Adulti situato in piazza Wagner). Abbiamo assunto quattro educatori professionali e una direttrice per garantire un servizio serio e credibile.
Un ringraziamento a tutti voi qui presenti perché il ricavato di questa serata, offertaci da Antonio Guida, ci permette, per esempio, di pagare l’affitto di un anno del nostro Centro Diurno Adolescenti.
Permettetemi un ultimo pensiero: ai tanti sorrisi elencati vorrei aggiungere anche il mio, un sorriso pieno di soddisfazione nel vedere come un’intuizione è diventata realtà solo perché condivisa e progettata insieme mettendo ciascuno in campo le proprie competenze e il proprio entusiasmo.
Tre anni fatti di mete raggiunte e di obiettivi mai realizzati perché lavorare con adolescenti “speciali” richiede notevole energia, ma soprattutto una forza d’animo non indifferente: l’unica ricetta vincente rimane quella di un armonioso gioco di squadra.
Questo è il Centro Diurno Adolescenti
“Il Sorriso di Lollo”!
Don Domenico
Grazie allo Chef Antonio Guida, al sous chef Federico Dell’Omarino, al Pastry Chef Nicola Di Lena e a tutta la Brigata. Grazie alla Direttrice de’ i Semprevivi Simona e alla truppa dell’oratorio.
Grazie a Alessandra che insieme a Alessandro e Matteo tiene sempre vivo il sorriso di Lollo.
Grazie allo spirito sempre giovane di Nicola Savino.
Grazie ai volontari, agli educatori professionali e ai docenti che offrono il loro tempo per il supporto allo studio, agli imprenditori che facilitano l’accostamento al lavoro dei nostri ragazzi, ai medici e agli psicologi che si adoperano spesso gratis, soprattutto a don Domenico, il parroco che a Milano tutti chiamano Dondo.
Grazie a chi è rimasto nell’ombra, e proprio per questo merita ancora maggiore riconoscenza.
Sergio Astori